Tutto è connesso. Anche le oppressioni
Il numero 15 di Prismag - Sull'intersezionalità è pieno di storie vere, scomode e necessarie
di Jenny Scheiding
Il nuovo Prismag è qui e questa volta parliamo di intersezionalità. Una parola che sembra complicata, ma che racconta una verità semplice e potente: nessuna oppressione esiste da sola.
Il numero Sull’intersezionalità è un invito a guardare meglio. A unire i puntini. A capire che quando una persona viene lasciata indietro, siamo tutte e tutti più vulnerabili. Ma anche che possiamo fare rete. E rompere l’ingranaggio.
Se anche tu la vedi così, questo numero fa per te.
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Nel mese dell’8 marzo delle rivendicazioni femministe e di genere, la pratica dell’intersezionalità ricorda come i diritti di ogni persona rendono concreti i nostri. Che siamo ragnatele di collegamenti. Reti come quelle dei social, che muovendosi sempre più a destra sono sempre meno uno spazio sicuro per la comunità trans. Un fenomeno che riguarda, non solo negli Stati Uniti, anche i documenti d’identità, che faticano a riconoscere soprattutto le persone non binarie. Così come l’intelligenza artificiale, incapace di difendere i propri giudizi dai pregiudizi con cui la società considera le persone. Contesti concreti e astratti che discriminano anche a causa del fallimento delle DEI, le politiche di diversità, equità e inclusione.
Dall’editoriale di presentazione di Antonia Ferri, vicedirettrice di Prismag.
Quattro articoli da non perdere in questo numero
Non facciamo a gara a chi è più discriminat* (di Anna Chiara Borrello)
Le persone Lgbtqia+ disabili subiscono un doppio pregiudizio: non solo la loro sessualità è invisibilizzata dall’esterno, ma sono bersaglio di discriminazioni anche all’interno dei gruppi di cui fanno parte.
Bias dell’IA: perché gli algoritmi discriminano donne e persone di colore (di Giacomo Stiffan)
Tra addestramento carente, dataset poco curati e un controllo pre-release superficiale, i casi di modelli di AI che discriminano le persone che fanno parte di più categorie socialmente marginalizzate si fanno numerosi. Tuttavia, per trovare i responsabili dobbiamo guardarci allo specchio.
Sottodiagnosi e disuguaglianze: l’ADHD invisibile nelle minoranze (di Gloria Pessina)
Studi statunitensi indicano una sottodiagnosi di ADHD nelle minoranze etniche. In Italia mancano ricerche, ma diversi specialisti ritengono plausibile lo stesso fenomeno.
Oltre le buone intenzioni: perché la DEI non ha cambiato la percezione collettiva (di Matteo Flora)
Il fallimento delle politiche di diversità, equità e inclusione non è legato alla sfera etica o a quella morale, ma all’incapacità di superare la soglia critica della percezione collettiva.
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Nell’ultima puntata di E spieghiamo calcio, podcast sulla Seria A, Francesco Stati e Marcello Baldi parlano delle gioie e dei dolori dell'Europa League, di corse scudetto e quarti di Champions!
Nel podcast dedicato alla Serie A femminile, E spieghiamo lo stesso calcio, Francesco Stati e Marialaura Scatena parlano di premi, tecnologia sportiva e qualche polemica (che non mancano mai!).
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Questa settimana, la Minestra degli Esteri vi ha raccontato del nuovo piano di pace per Gaza della Lega Araba, ma non solo. Discuteremo anche della situazione perennemente catastrofica in Sudan, un paese stravolto da una guerra civile brutale da quasi due anni. Infine, approfondiremo la corsa al riarmo Europea di fronte al disimpegno degli Stati Uniti nel conflitto in Ucraina, e forse anche nell'intero vecchio continente. Resta in ascolto del mondo che cambia!
This Parità
Nel primo episodio di ThisParità ospitiamo Alessia Tarquinio, giornalista sportiva d’eccezione e volto della Serie A femminile. Insieme abbiamo discusso di come viene raccontato lo sport al giorno d'oggi, sia maschile che femminile, e ripercorso le origini della sua carriera.
Com’è messa davvero l’Italia sportiva in termini di uguaglianza? Lo abbiamo chiesto a una professionista in campo.
Buona lettura, buon ascolto e… ci risentiamo ad aprile!